La vitamina C è un principio antiscorbutico, un principio organico presente in natura, quindi in molti alimenti, con proprietà antiossidanti, fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo, in particolare del sistema immunitario, per la sintesi del collagene, per il rinforzo dei vasi sanguigni, della pelle, dei muscoli, delle ossa… insomma, senza vitamina C il corpo umano non potrebbe funzionare nel modo corretto. È quindi importante non imbattersi mai nella carenza di questa vitamina così importante, proprio perché è il cardine attorno al quale ruota la salute fisica, e di conseguenza psicologica, di un essere umano.
Dove trovarla
La vitamine C è presente in moltissimi alimenti, come nei vegetali a foglia verde, nei peperoni, nelle patate, nelle fragole, nel ribes nero, nei pomodori, nei kiwi, è particolarmente concentrata nella ciliegia amazzonica, nell’acerola, nella rosa canina e più importante si trova in tutti gli agrumi.
Purtroppo cuocendo questi alimenti, fino al 75% di vitamina C viene dispersa, ma non solo: la vitamina viene persa anche se l’alimento in questione viene tenuto all’aria per molto tempo e se vengono contenuti in contenitori non appositi.
Insomma, è meglio consumare frutta e verdure fresche, se non si vuole perdere la vitamina C e i suoi effetti.
Mancanza di vitamina C: cosa comporta?
È importante evitare la carenza di vitamina C poiché questa porta allo scorbuto, patologia piuttosto importante che si manifesta con la comparsa di stanchezza e affaticamento, che vengono accompagnate da inappetenza, dolori muscolari, sensibilità alle infezioni; la sintomatologia è specifica verso ossa, cartilagini, tessuto connettivo e gengive. A tal proposito, è possibile osservare la comparsa di emorragie a livello cutaneo e degli arti; le gengive diventano doloranti e si tumefanno, adottando una consistenza spugnosa, si gonfiano per poi espellere i denti.
Nel caso di carenza di vitamina C nei bambini tra i 6 e 18 mesi, la patologia è comunque presente e prende il nome di “scorbuto infantile” o, adottando un termine più tecnico, “morbo di Moeller-Barlow”, la si diagnostica osservando irritabilità del bambino, inappetenza, emorragie gengivali e cutanee, accompagnate dalla comparsa di ematomi evidenti a livello delle epifisi femorali e tibiali, infine accompagnate da febbre, anemia e disagio generale a livello psicologico.
La vitamina C e la cosmesi
Per gli amanti della cosmesi è importante sapere che la vitamina C è un potente antiossidante che viene utilizzato per la cura della pelle, soprattutto se quest’ultima è colpita da fotosensibilità, da macchie sulla pelle (che prendono il nome tecnico di discromie), perdita di volume ed elasticità dovute dall’avanzare dell’età, da cicatrici causate da acne cistica e lezioni infiammatorie. Pur non fermano il processo di invecchiamento della pelle, la vitamina C è un vero e proprio toccasana per il rallentamento di quest’ultimo.
Previene infatti i danni causati dai radicali liberi, stimolando la produzione di collagene; riduce le infiammazioni e le irritazioni dovute ad allergie o eccessiva stimolazione della pelle (come ad esempio lo sfregamento) e, particolarmente importante per le pelli giovani, migliora la guarigione degli sfoghi acneici, contribuendo alla protezione contro i raggi UV.
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