L’uso dell’erba medica, per via delle sue proprietà, sta rapidamente prendendo piede anche in Italia. In realtà l‘erba medica è sempre stata impiegata come ricostituente, ma al giorno d’oggi, con il boom dei prodotti naturali, sta ricominciando ad essere usata sempre più di frequente. Ma a cosa serve esattamente, e perché? Beh, presto detto.
La varietà che viene utilizzata è volgarmente chiamata Alfa-alfa, nome scientifico Medicago Sativa L. Si tratta di una leguminosa, che cresce anche allo stato selvatico ma è piuttosto complicata da riconoscere se affiancata ad altre erbe.
Come già accennato, generalmente viene utilizzata come ricostituente e fonte di minerali e vitamine, ma sta rapidamente entrando nelle diete dimagranti a causa dell’effetto saziante causato dalle fibre presenti al suo interno. Vengono inoltre impiegati come “cura” per chi soffre di ritenzione idrica e per chi soffre di problemi intestinali. Di recente si stanno svolgendo degli studi per quanto riguarda chi soffre di ulcere, in quanto, sembrerebbe, l’alfa-alfa sarebbe un rimedio discretamente efficace. Più raramente, ma non con meno successo, viene utilizzata anche in svariate terapie riguardanti animali come cani e gatti, e come mangime. I germogli possono essere coltivati anche in casa, con semi venduti nelle erboristerie che germogliano nel giro di un paio di settimane, e vengono consumati sotto forma di insalate, crostini, condimenti e salse, a gusto di chi decide di servirsene. Il perché servirsene è spiegato dall’enorme quantità di “buone” sostanze presenti al loro interno: vitamine, sali minerali, e proteine anzitutto.
Generalmente ne è sconsigliato l’uso sotto forma di infuso – utilizzabile solamente come collutorio, senza ingerirlo – e di estratti non controllati: insomma, conviene evitare di fare da soli, magari raccogliendola nel campo dietro casa, ma di rivolgersi ad erboristerie per evitare brutte sorprese! Inoltre non è esente da eventuali effetti collaterali. Ad esempio, è assolutamente vietato assumerne anche in piccole quantità se contemporaneamente si stanno assumendo determinati farmaci, in quanto le diverse sostanze potrebbero entrare “in conflitto” e provocare effetti sgraditi. Secondariamente, i semi se ingeriti da soli e in grosse quantità possono risultare tossici, e possono creare squilibri di tipo ematico, pertanto ne è decisamente sconsigliato il consumo.